Ho avuto modo in tutti questi anni di conoscere tantissime persone che si sono avvicinate al mondo del golf, e ho avuto così modo di comprendere che le persone che si avvicinano a questo particolare mondo hanno tantissimi motivi per farlo, non sempre però tutti aderenti al vero: seppure il motivo di fondo è valido soggettivamente, oggettivamente non lo diventa più.
Il motivo maggiormente rappresentato durante la prima lezione di prova anche dai miei (futuri) allievi, è quello di credere che il golf sia uno sport facile o quantomeno poco faticoso. In questo caso la credenza personale è quella di poter fare un po’ di movimento fisico senza troppi sforzi.
La concezione di avvicinarsi al mondo del golf perché ritenuta un’attività motoria statica e adatta ad un pubblico prevalentemente adulto è errata poiché si tratta invece di uno sport la cui attività ha delle ottime ricadute sull’apparato cardio respiratorio e non solo, adatta perciò a giovani e ad adulti.
Un altro motivo, molto forte, di avvicinamento a questo sport da parte di tanti, è quello relativo alla socializzazione e alla condivisione.
In un’era in cui il contatto umano con il prossimo è praticamente quasi azzerato e tutte le relazioni interpersonali si svolgono virtualmente tramite Whatsapp, Messenger, Facebook e altri social, non è strano il desiderio di recuperare i rapporti umani praticando uno sport come questo che, tra l’altro, presenta delle caratteristiche molto particolari che incidono sulle emozioni. Mi riferisco ad esempio all’odore del campo dopo che è stata tagliata l’erba, oppure semplicemente al cinguettio degli uccelli che nelle giornate di primavera amplificano la risonanza del campo da golf! Quante emozioni, ragazzi!
Il gioco del golf si presta molto bene alla condivisione, come accennato prima, anzi è un altro motivo di avvicinamento a questo sport. Tante persone, infatti, si presentano alla prima lezione in coppia (quest’ultima anche intesa nell’accezione più ampia) proprio con la specifica esigenza di condividere quella esperienza, quello sport, quella opportunità, insieme.
È strano? No, non credo.
Credo anzi che uno sport come il golf possa rafforzare sistematicamente il rapporto in una coppia e aumentare la collaborazione, contribuendo alla crescita del rispetto e dell’autostima. Ritengo che, qualora risultasse importante puntare sulla fortificazione di un rapporto di coppia, il gioco del golf può contribuire notevolmente anche sulla base delle caratteristiche emozionali con le quali tutti, ma proprio tutti, hanno a che fare.
Ed è proprio questa particolare caratteristica emozionale che mi ha dato l’opportunità di classificare due ulteriori e importanti motivi di avvicinamento al gioco del golf, identificabili con la parola libertà e relax. Infatti, nella fase conoscitiva, alcuni dei miei allievi mi raccontano che il loro intento di avvicinamento al gioco del golf è la forte necessità o semplicemente la voglia di vivere all’aria aperta per arrivare a recuperare sé stessi attraverso lo “scarico” dei problemi quotidiani, raggiungendo così un maggior benessere e relax.
È chiaro che rilassarsi non è sempre facile, così come non lo è scaricare le proprie tensioni, ma col tempo e con la tecnica giusta si potranno avere degli ottimi risultati.
Il golf infatti è uno sport adatto a tutti e offre diversi vantaggi, al contrario di tantissimi altri sport. Tra i più importanti vi evidenzio che il golf non richiede una forma fisica eccezionale, è praticabile da chiunque, a patto che concentrazione e coordinazione siano gli ingredienti di base su cui costruire il proprio gioco. Inoltre, se pratichiamo il gioco del golf, si possono avere delle ricadute positive sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista della forma fisica, senza trascurare e porre limiti al punto di vista naturalistico paesaggistico-emozionale. E, come già accennato, anche dal punto di vista della socializzazione. Come vedete, quindi, non c’è motivo per non scegliere di praticare il gioco del golf.
Alcuni dei miei allievi si sono avvicinati al golf per provare a capire di cosa si tratta, magari sollecitati da qualche amico o parente praticante. Poi, invece ne sono rimasti colpiti, affascinati, al loro primo “colpire la palla”. Che fantastica sensazione ragazzi! Colpire una pallina senza pensare a null’altro se non a ciò che si sta facendo in quel momento! Di che sto parlando? Parlo di quella particolare condizione psicologica che quasi tutti utilizziamo per essere accettati nella società odierna: l’utilizzo di una maschera. Per giocare a golf, infatti, la maschera va
tirata giù, poiché attraverso questo sport, l’unico personaggio a cui dar voce è sé stesso!
Il golf, infatti, essendo uno sport in cui la competizione è innanzi tutto rivolta a sé stessi, consente a molte persone di conoscere un aspetto diverso della loro personalità. Può capitare, dunque, che la persona apparentemente calma abbia in realtà un gioco molto nevrotico e pieno di ansie. Così, al contrario, persone generalmente ansiose riescono ad avere un approccio al gioco molto tranquillo, sereno. Dipende quindi da una serie di fattori e da una serie di situazioni che mettono il giocatore nella condizione di essere sé stesso e in competizione con sé stesso e non con un altro giocatore. Ma di questo argomento parleremo meglio in un prossimo articolo. Quello che posso garantirvi è che il golf trae da ciascuno di noi la vera natura di noi stessi.